Accertamento tempestivo
Già nella fase di pianificazione, Lena e Andreas Felber provvedono ad accertare l’eventuale presenza di amianto, chiedendo all’impresa incaricata della ristrutturazione di includere questa voce nell’offerta. Nel caso di Lena e Andreas è la scelta ideale: il costruttore di cucine che hanno interpellato è esperto in materia. Sa dove guardare, quindi preleva alcuni campioni e li fa analizzare. I risultati confermano la presenza di amianto.
Non sempre le ditte artigiane che eseguono i lavori sono in grado di valutare la situazione correttamente, specie se la ristrutturazione coinvolge materiali diversi contenenti amianto. In questi casi è meglio rivolgersi ad esperti d’ispezioni di sostanze nocive nelle costruzioni, che analizzano e valutano la situazione. Per legge, gli artigiani sono obbligati a eseguire i lavori solo dopo che è stata accertata l’eventuale presenza di amianto nel materiale interessato dalla ristrutturazione (Ordinanza sui lavori di costruzione, OLCostr art. 3 cpv. 2). Se per i lavori di ristrutturazione è stato allestito un piano di smaltimento, su richiesta dell’autorità preposta al rilascio dell’autorizzazione edilizia, il committente deve fornire la prova che lo smaltimento è avvenuto in modo corretto. (Ordinanza sui rifiuti, OPSR, art. 16).