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In caso di utilizzo

Cosa possono fare i locatari in caso di sospetta presenza di amianto

Se il materiale contenente amianto è intatto e non subisce un’azione meccanica, nella maggior parte dei casi è innocuo. Se invece sono presenti determinati materiali e punti danneggiati, è opportuno procedere a una verifica.

  • In caso di incertezza

    1

    Verificare l’anno di costruzione

    Verificate l’anno di costruzione della vostra casa: se è stata costruita prima del 1990, è probabile che presenti materiali contenenti amianto.

    Verificare l’anno di costruzione
  • 2

    Identificare le zone critiche

    Scoprite di più sui materiali contenenti amianto e sulle loro tipiche ubicazioni nella Casamianto interattiva della Suva.

    Vai alla Casamianto interattiva della Suva
  • 3

    Contattare il locatore

    Se avete identificato una zona che potrebbe essere critica durante l’utilizzo, potete prelevare voi stessi un campione di materiale e inviarlo a un laboratorio per farlo analizzare.

Esempio concreto

Angela e Henry Mauron abitano in un appartamento in affitto costruito negli anni Sessanta. Hanno saputo da un conoscente che all’epoca si costruiva ancora con materiali contenenti amianto e sono quindi un po’ preoccupati. Per capire dove potrebbe annidarsi l’amianto, consultano la Casamianto virtuale.

Se i materiali sono intatti e non subiscono un’azione meccanica, l’amianto non rappresenta un pericolo. Angela e Henry Mauron tirano un sospiro di sollievo. In cucina notano però che il rivestimento del pavimento è danneggiato in alcuni punti.

Accertare e mettere in sicurezza

Angela e Henry Mauron informano il loro locatore, che interviene assumendosi le proprie responsabilità. Preleva un campione del rivestimento danneggiato e lo invia a un laboratorio. Per sicurezza, Henry Mauron sigilla i punti danneggiati con del nastro adesivo in modo che, anche qualora il rivestimento del pavimento dovesse contenere amianto, non vengano rilasciate fibre nell’aria.

L’analisi di laboratorio mostra che la prudenza era giustificata: il pavimento vinilico multistrato contiene amianto. Sebbene non sussista alcun pericolo immediato per gli occupanti dell’appartamento, il locatore incarica una ditta specializzata in bonifiche da amianto di rimuovere il pavimento e successivamente fa posare un nuovo rivestimento in cucina. Ora Angela e Henry Mauron possono tornare tranquillamente a giocare con i loro due bimbi sul tavolo della cucina.

Domande frequenti

Sì, ma è importante farlo in accordo con un laboratorio specializzato. Durante un campionamento, bisogna attenersi a istruzioni precise, ad esempio su come proteggersi e su come prelevare un campione significativo. Spesso si ha a che fare con materiali multistrato (ad es. intonaci o pavimenti vinilici), nel qual caso è importante che il campione comprenda i vari strati: solo così si possono ottenere risultati significativi.

Agire

Non esiste una regola generale che imponga di rimuovere il materiale contenente amianto, ad esempio l’intonaco di una costruzione, mentre vige il divieto generale di riutilizzare questo tipo di materiale. Se un materiale contenente amianto è interessato da una ristrutturazione, a dipendenza del rischi di rilascio di fibre d’amianto, si richiede la rimozione. In determinati casi, qualora sussista il rischio di un rilascio di fibre di amianto anche durante il normale uso, può essere necessario eseguire una bonifica.

Un’esposizione occasionale e molto breve a una minima quantità di fibre di amianto non determina automaticamente una malattia. Il problema è che ogni esposizione incrementa la dose complessiva inalata, ed è questo ad accrescere il rischio di ammalarsi. È difficile sapere esattamente quante volte un evento simile si è già verificato in passato, pertanto è consigliabile evitare qualsiasi esposizione all’amianto.

Anche quantità di amianto minime comportano rischi per la salute

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