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In caso di una ristrutturazione

L’amianto, un problema anche per locatarie e locatari

Anche in caso di piccoli lavori di ristrutturazione eseguiti in autonomia, bisogna mettere in conto un potenziale rilascio di fibre di amianto. La Casamianto virtuale mostra le zone a rischio.

Il giusto approccio

  • 1

    Verificare l’anno di costruzione

    Verificate l’anno di costruzione della vostra casa: se è stata costruita prima del 1990, è probabile che presenti materiali contenenti amianto.

    Verificare l’anno di costruzione
  • 2

    Identificare le zone critiche

    Scoprite di più sui materiali contenenti amianto e sulle loro tipiche ubicazioni nella Casamianto interattiva della Suva.

    Vai alla Casamianto interattiva della Suva
  • 3

    Accertare la presenza di amianto

    Se si sospetta la presenza di amianto nella casa, prima di iniziare i lavori è necessario verificare la presenza di materiali contenenti amianto.

    • a

      Se avete individuato una zona critica, parlatene con il vostro locatore.

    • b

      Se non è possibile parlare con il locatore, è possibile prelevare personalmente un campione di materiale e inviarlo a un laboratorio per farlo analizzare.

      Far analizzare il materiale
  • 4

    Organizzare l’intervento di esperte ed esperti per la ristrutturazione

    La manipolazione di materiali contenenti amianto deve essere affidata a società e fornitori di servizi specializzati. Parlate sempre prima con il vostro padrone di casa o con la padrona di casa. Di solito saranno loro a coordinare i lavori.

    A cosa occorre prestare attenzione nell’assegnazione dei lavori?

Esempio concreto

La famiglia Mauron abita in un accogliente appartamento in affitto costruito negli anni Settanta. Purtroppo, in bagno c’è un gancio difettoso già da tempo. Angela e Henry Mauron sono consapevoli che l’amianto è pericoloso e sanno che, vista l’età dell’edificio, potrebbe essere presente in casa. Per sicurezza, controllano i punti critici con l’aiuto della Casamianto virtuale.

Verificare le alternative

La loro prudenza era giustificata. La Casamianto virtuale mostra, infatti, che la colla delle piastrelle in bagno può contenere amianto e praticare un foro nelle piastrelle può liberare della polvere potenzialmente pericolosa. Invece di verificare se la colla contiene effettivamente amianto, la famiglia Mauron sceglie un’alternativa più semplice, ossia un sistema di fissaggio con autoadesivo che non richiede perforazione ed è reperibile in qualsiasi negozio per il «fai da te». Sanno infatti che la colla per piastrelle non è pericolosa se non viene sottoposta a un’azione meccanica.

Domande frequenti

I prodotti contenenti amianto, spesso ancora presenti negli edifici, possono continuare a essere impiegati se l’uso previsto non rappresenta un pericolo per gli utenti. Tuttavia, in caso di ristrutturazione, il materiale contenente amianto deve, in line di principio, essere rimosso. Indicazioni sulla valutazione delle diverse situazioni sono disponibili nella Casamianto virtuale. I vecchi prodotti contenenti amianto non devono più essere utilizzati in altro luogo (link divieto o fioriera), tranne in casi speciali motivati, che devono comunque essere autorizzati.

Deroghe rarissime e solo autorizzate

In collaborazione con i settori interessati, la Suva ha elaborato alcune regole per eseguire lavori su materiali contenenti amianto: rispettarle significa proteggere tanto gli addetti ai lavori quanto gli utenti di un immobile. Queste regole descrivono in modo dettagliato quali lavori possono essere eseguiti autonomamente da imprese artigiane e con quali misure di sicurezza.

Prodotti come fioriere o stufe elettriche ad accumulo contenenti amianto, se adeguatamente imballati, possono essere conferiti a un centro di smaltimento. Lo smaltimento di rifiuti edili contenenti amianto rientra tuttavia tra i compiti di una ditta specializzata in bonifiche o dell’impresa artigiana interessata e deve avvenire in modo corretto, conformemente alle prescrizioni in vigore dell’OPSR. Essa prevede, fra le altre cose, che tali rifiuti vengano dichiarati come contenenti amianto. Chi smaltisce i rifiuti in modo errato mette in pericolo gli altri e si rende perseguibile. A seconda del comune, lo smaltimento può essere assoggettato al pagamento di una tassa.

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