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L’amianto, un problema anche per locatarie e locatari

Anche in caso di piccoli lavori di ristrutturazione eseguiti in autonomia, bisogna mettere in conto un potenziale rilascio di fibre di amianto. La Casamianto virtuale mostra le zone a rischio.

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Cosa devono sapere i locatari

  • Se l’amianto è intatto e non subisce un’azione meccanica, nella maggior parte dei casi è innocuo.
  • Anche piccoli lavori di ristrutturazione, che richiedono perforazione, molatura e fresatura, possono comportare il rilascio di polvere di amianto.
  • Poiché la polvere di amianto è molto pericolosa, la manipolazione dell’amianto deve essere affidata a professionisti.

La famiglia Mauron abita in un accogliente appartamento in affitto costruito negli anni Settanta. Purtroppo, in bagno c’è un gancio difettoso già da tempo. Angela e Henry Mauron sono consapevoli che l’amianto è pericoloso e sanno che, vista l’età dell’edificio, potrebbe essere presente in casa. Per sicurezza, controllano i punti critici con l’aiuto della Casamianto virtuale.

Verificare le alternative

La loro prudenza era giustificata. La Casamianto virtuale mostra, infatti, che la colla delle piastrelle in bagno può contenere amianto e praticare un foro nelle piastrelle può liberare della polvere potenzialmente pericolosa. Invece di verificare se la colla contiene effettivamente amianto, la famiglia Mauron sceglie un’alternativa più semplice, ossia un sistema di fissaggio con autoadesivo che non richiede perforazione ed è reperibile in qualsiasi negozio per il «fai da te». Sanno infatti che la colla per piastrelle non è pericolosa se non viene sottoposta a un’azione meccanica.

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